Dallo scoppio della pandemia, il maggiore utilizzo dei canali online ha prodotto un incremento delle frodi finanziarie. I rapporti sul 2021 dell’Arbitro bancario finanziario e degli esposti pervenuti alla Banca d’Italia, pubblicati recentemente, testimoniano l’aumento delle frodi online. Nello stesso periodo la polizia postale ha rilevato oltre 18mila casi di furto di credenziali per accesso ai sistemi di home banking, di numeri di carte di credito, di chiavi private di wallet di cryptovalute. Con una crescita del 27% rispetto al 2020.
Il presidio della polizia postale contro le frodi
Un’importante azione di presidio rispetto alle frodi online è rappresentato appunto dalla polizia postale che esercita anche una funzione di prevenzione rispetto agli attacchi alle istituzioni finanziarie. Riccardo Croce, dirigente sezione Financial Cybercrime della Polizia Postale, spiega: «Oltre alla funzione di prevenzione, ne abbiamo una antifrode. Le frodi si concentrano sulla parte debole della catena, ovvero il fattore umano, che porta il denaro a uscire dai conti correnti delle vittime. Informatiche per modalità di esecuzione, ma viene sfruttata la debolezza umana. Gli istituti finanziari hanno difese molto efficaci dal punto di vista informatico. Più difficile è arrivare a presidiare l’elemento umano, ovvero il consumatore, l’utilizzatore a valle».
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