Per raggiungere gli obiettivi di neutralità climatica è necessaria la massima “rapidità” nell’impiego della tecnologia per la cattura e lo stoccaggio della CO2. E’ questo il cuore del messaggio con cui, per la prima volta, scendono in campo le Nazioni Unite, rinnovando l’allarme sulle ferite dei cambiamenti climatici che piagano il Pianeta: il tempo è ormai scaduto, ed è improrogabile portare a termine gli impegni dell’accordo di Parigi e gli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile.
Con un nuovo rapporto dell’Unece – la commissione economica per l’Europa delle Nazioni Unite che ha il compito di facilitare l’integrazione e la cooperazione tra i Paesi membri e promuove lo sviluppo sostenibile e la prosperità economica – le Nazioni Unite si impegnano sull’uso di tecnologie e non soltanto di sistemi naturali di assorbimento, come per esempio foreste e mare. Il processo consiste nella cattura del carbonio derivante dalle emissioni in atmosfera prodotte dalle energie fossili e dalle filiere industriali, stoccandolo poi nel sottosuolo o riutilizzandolo.
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